L’ARTE DELLE ESSENZE

Il mondo dei profumi e delle essenze è un meraviglioso mix tra ciò che la natura ci offre e la maestria degli uomini che, da secoli, creano irresistibili armonie per deliziare l’olfatto e suscitare emozioni,  eccitare i sensi, sedurre o semplicemente, far stare bene.

LE NOTE

I profumi vengono catalogati in base ad una scomposizione in «note», che non corrispondono agli ingredienti (o per lo meno, non sempre), ma fanno riferimento agli aspetti olfattivi che vengono percepiti; è infatti, rarissimo che una singola nota coincida con un solo ingrediente.

E anche il profumo, o meglio il risultato olfattivo globale, non è mai una semplice somma dei singoli ingredienti, ma una magica interazione tra le note che, legandosi tra loro in modo unico, creano una meravigliosa sinfonia.

LA PIRAMIDE OLFATTIVA

Le note si differenziano in base al grado di volatilità di ciascuno degli oli essenziali presenti e in tal senso, la piramide olfattiva è una rappresentazione grafica del grado di evaporazione e quindi, della persistenza dei vari componenti di un profumo.

La piramide olfattiva è costituita da 3 livelli (o stadi) che, esaminati dall’alto verso il basso, illustrano il modo in cui la fragranza evolve nel tempo.

Per quanto visualizzati in modo distinto nelle descrizioni delle composizioni (testacuorecoda), in realtà gli stadi non possono essere olfattivamente individuati per lo stesso motivo per il quale non si distinguono le singole note.

Tutto nel profumo è interazione, legame, accordo

LE NOTE DI TESTA

Corrispondono alla «scia del profumo» e sono molto più potenti e consistenti delle note di testa.

Si tratta di essenze avvolgenti e sensuali che contribuiscono sul livello emozionale a risvegliare sensazioni profonde e che hanno una buona persistenza.

Le materie prime che vanno a creare la parte più centrale di una fragranza e quindi, le note di cuore, sono di persistenza media, come i fiori e la frutta.

Tra le note di cuore più comuni ci sono:

  • le note fiorite, come mughetto, gelsomino, rosa e tuberosa;
  • le note verdi, che ricordano elementi più vicini alla terra come le foglie o l’erba;
  • le note fruttate, come pesca, pera e albicocca.

LE NOTE DI CODA

Corrispondono alla «personalità del profumo» e risultano molto calde.

Si tratta di aspetti olfattivi che non vengono avvertiti subito, ma che, derivando da elementi che evaporano in maniera davvero molto lenta, possono resistere anche per molto tempo.

Le materie prime che vanno a creare la parte più profonda di una fragranza e quindi, le note di fondo, sono di grande persistenza, come i legni e i muschi.

Tra le note di coda più comuni ci sono:

  • le note legnose, come cedro e sandalo;
  • le note muschiate;
  • le note orientali e ambrate, come vaniglia, patchouli e cannella.